La sudorazione è un fenomeno fisiologico che assolve all’importante funzione di mantenere il corpo a temperatura costante. Se la sudorazione diventa eccessiva, al punto di diventare patologica, si parla di iperidrosi.
L’iperidrosi è un fenomeno patologico che consiste nella produzione di sudore in quantità anomala rispetto alle necessità fisiologiche della termoregolazione. Questo fenomeno comporta, nei soggetti colpiti, implicazioni sociali e lavorative non trascurabili.
Le condizioni che inducono la sudorazione sono molteplici: i cambiamenti di temperatura, lo svolgimento di attività fisica, le situazioni emotive intense (ad esempio ansia, stress, paura, imbarazzo, rabbia), la febbre, le infezioni oppure l’inizio della menopausa.
Anche l’assunzione di cibi piccanti, la caffeina, l’alcol e alcuni medicinali, possono causare un aumento di sudorazione.
In casi particolarmente gravi, una sudorazione eccessiva può associarsi a febbre, dolori diffusi, dispnea, perdita di peso e tachicardia.
Tipicamente l’iperidrosi è localizzata in alcune zone corporee quali palmo delle mani, pianta dei piedi, ascelle o volto.
L’iperidrosi può essere secondaria, quindi dovuta a malattie e cause sottostanti (ad esempio obesità, menopausa, neoplasie, diabete, ipertiroidismo, gotta) oppure primaria, cioè senza una causa evidente.
L’iperidrosi primaria può essere curata con antitraspiranti (da usare al posto dei comuni deodoranti), con iniezioni di tossina botulinica A oppure attraverso la ionoforesi.
Nei casi più gravi e laddove ci sia una mancata risposta alla terapia medica, si può rendere necessario l’intervento chirurgico e, quindi, la rimozione delle ghiandole sudoripare.
